A volte avvenimenti banali lasciano tracce indelebili. Marianna ha deciso di sposarsi e insieme alla marea di vestiti, scarpe, borse e trucchi vari vorrebbe portare nella sua nuova casa anche il gatto rosso ,che ha adottato un anno fa’. Un povero gattino minuscolo tanto da stare nel palmo di una mano e malato. A distanza di un anno sta bene. Marianna vorrebbe portarlo con sè, ma il futuro marito non vuole, perchè è allergico al pelo dei gatti. “Non vorrai che starnutisca tutto il giorno!” è sbottato in risposta alle assillanti richieste di Marianna, sua futura moglie. E Marianna affida il gatto alla mamma che, nonostante il suo odio per i gatti, promette di prendersene cura. Ama molto sua figlia e farebbe qualunque cosa per lei, anche prendersi cura del suo gatto. Andrea, così l’ha chiamato Marianna, è un gatto molto speciale. Il tempo passa, succedono tante cose. Arriva anche un cucciolo, un pastore tedesco femmina. Andrea è un po’ infastidito, ma sopporta. La mamma di Marianna lo porta sempre con sè quando va in vacanza d’estate a Pescasseroli. Passano gli anni, Andrea invecchia , si ammala di tumore. Soffre molto. Un giorno la mamma di Marianna decide di andare dal veterinario per chiedergli di sopprimere il gatto. Non sopporta più di vederlo soffrire così: è magrissimo, vomita qualunque cosa mangi, anche gli omogeneizzati. Quando la mamma di Marianna ritorna a casa, Andrea le viene incontro traballante sulle zampe, si struscia sulle gambe della mamma di Marianna poi a fatica cerca di andare sotto il letto e si accascia senza vita. Lei, che non ha mai avuto gatti, non prevedeva di soffrire così tanto per la morte di Andrea. L’immagine di Andrea , che viene a darle l’ultimo saluto, non la dimenticherà mai.