Qualche parola ancora sul desiderio e sul bisogno

Come nasce il desiderio? nasce dal piacere di un bisogno soddisfatto, che stimola appunto il desiderio di ripetere l’esperienza soddisfacente. Se il bisogno fondamentale “Essere amato” è sufficientemente soddisfatto, il bambino cresce capace di adattarsi alla realtà e di tollerare le inevitabili frustrazioni. L’esperienza di essere amato infatti infonde nell’individuo la stima di sé, la capacità di provare empatia per gli altri e di sopportare le frustrazioni. Ovviamente il desiderio non fa sparire il bisogno. I bisogni infantili permangono nell’adulto, ma in proporzioni minime, non tali da impedire i comportamenti adulti. Certo ci saranno pur sempre scelte che non sono scelte, ma determinate dal bisogno, però, ripeto, non saranno dominanti e non impediranno all’individuo di poter fare delle autentiche scelte basate sul desiderio. Riporto le parole di Carla, una mia paziente, quando è diventata consapevole dell’incastro nevrotico con il marito. “Voleva che fossi come sua madre, sottomessa, relegata in casa a fare marmellate. E poi pretendeva di controllare tutto, anche quanto sale avevo messo nell’acqua della pasta. ……..E poi ancora…non gli si poteva dire di no, andava su tutte le furie, proprio come un bambino viziato. Adesso capisco che la nostra relazione era basata sul bisogno non sul desiderio. Ma il mio bisogno qual era? di essere protetta, di essere trattata come una bimba a cui si deve dire quello che deve fare, come si deve comportare? Avevo frainteso il suo bisogno di controllo. Non avevo capito ( e come potevo) che non era una prova di sicurezza da parte sua, ma al contrario. Anche lui era un bambino insicuro che cerca di imitare suo padre, padre padrone, che aveva costruito una fortuna. Io ho dovuto lavorare su di me per capire l’incastro ,che, senza rendermene conto, avevo creato con lui. Lui non ha voluto seguire un percorso psicologico , perciò siamo arrivati alla crisi. Io non tolleravo più di essere considerata una bimba, volevo la mia autonomia e il riconoscimento delle mie capacità; lui non capiva , diceva che i miei erano capricci. Insomma alla fine la separazione è stata inevitabile. ” Questo è solo uno dei tanti esempi del fallimento delle relazioni basate sul bisogno. I due membri della coppia non sono consapevoli che a determinare la scelta reciproca non è stato il desiderio, irrilevante rispetto al predominio dei bisogni infantili che invadono la personalità adulta. L’incastro dei bisogni può durare tutta la vita. Quante relazioni abbiamo sotto gli occhi di individui che litigano costantemente, ma continuano a stare insieme. In realtà l’incastro non funziona più quando uno dei due sta troppo male e decide di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Se il percorso è intrapreso da tutti e due, la coppia ha qualche possibilità di sopravvivere. Se è uno solo dei due a percorrere la nuova strada, per la coppia non c’è speranza di sopravvivere.

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Rosalba Scavia- psicoanalista Iscrizione all'albo psicologi e psicoterapeuti del Lazio con il n.548 Titoli di studio: Laurea in psicologia Laurea in sociologia